Rapina – 11 Giugno 2013, Pesaro. Udienza di convalida, domani, per il macedone Donald Sabanov e l’italiano di origini marocchine Karim Bary, i due giovani sospettati di essere gli assassini di Andrea Ferri, l’imprenditore 51enne di Pesaro ucciso una settimana fa con sette colpi di pistola per rapinarlo della chiave del caveau di uno dei suoi distributori di benzina.
I due ex amici si accusano a vicenda. Karim, dopo cinque ore di interrogatorio, nega di aver partecipato all’agguato, anche se ammette di aver preso in consegna la pistola dopo l’omicidio. Sabanov, che era un dipendente, peraltro molto benvoluto, di Ferri, ammette la rapina ma scarica la responsabilità dell’uccisione sull’altro: “Karim ha perso la testa e ha ucciso Andrea”. Dopo l’omicidio i due sarebbero andati in pasticceria a Morciano a mangiare i cornetti freschi, postando una foto su Facebook alle 2 di notte.
L’avvocato difensore di Sabanov, Roberto Brunelli, ha il divieto di colloquio col suo assistito prima dell’udienza. Per il procuratore della Repubblica Manfredi Palumbo si tratta di un omicidio compiuto “per conquistare soldi e oggetti da comprare. Forse non sono così rari coloro che sono pronti a farlo anche in un territorio come questo, apparentemente sano e immune da certa criminalità”.
Sabanov è stato ripreso dalle telecamere dell’area di servizio, infatti circa tre giorni dopo il delitto il macedone, utilizzando la chiave sottratta al suo datore di lavoro, avrebbe aperto il caveau e razziato 17mila euro.
(Fonte: Corriere Adriatico.it – Pesaro)
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