Furti nel settore nautico – Grande è la preoccupazione espressa da UCINA -Confindustria Nautica,  che reputa di primaria urgenza la necessità di tutelare, con strumenti opportuni, dei produttori.
I furti dei motori fuoribordo, ad opera di bande criminali organizzate, sono in continuo aumento. E’ inutile dire che la ripercussione di tale attività criminosa generi danni milionari al settore navale.
Il fenomeno, dunque, sempre più diffuso, impegna l’Associazione della nautica nella definizione di strumenti atti a far fronte al problema.
La situazione era già stata denunciata l’anno scorso durante la Convention Satec, che si è svolta a Viareggio dal 27 al 29 maggio 2012. UCINA in quel caso si è fatta portavoce delle preoccupazioni dei produttori, interessati ad ottenere al più presto una normativa comune a tutti gli stati di destinazione dei motori fuoribordo, per cercare di contrastare il business malavitoso che ruota intorno a tali furti. Va infatti precisato che sono le stesse bande che organizzano i furti, ad occuparsi di ricollocare sui mercati esteri la refurtiva.
L’Associazione, al fianco delle imprese del settore, sta tentando di contrastare il sistema criminoso, responsabile di creare danni economici alle aziende, in un momento economicamente già molto difficile.

(Fonte: L’informatore navale)

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