A metà strada fra scienza pura e tecnologia applicata, la biometria abbraccia appieno una delle sfide del secolo; rilevare alcune caratteristiche del corpo umano e utilizzarle  come strumento di riconoscimento personale.
Le peculiarità del corpo umano scelte per consentire il riconoscimento biometrico diventeranno la chiave necessaria ed indispensabile per aprire una porta, accedere a un computer, utilizzare i servizi del bancomat o registrare la propria presenza sul posto di lavoro.
Strategico sarà inoltre il suo utilizzo da parte delle forze dell’ordine, un ausilio estremamente efficace nella lotta al terrorismo internazionale.
Il sistema brevemente illustrato potrebbe sembrare futuristico; il caso o la fortuna invece hanno fatto sì che le ricerche relativamente all’ analisi avanzata, automatizzata ed intelligente delle immagini nell’ ambito della ricerca scientifica in fisica nucleare ed in astrofisica cavalcassero con anticipo la necessità di garantire, oggi più che mai, la sicurezza in ambito internazionale.
Il riconoscimento biometrico sposa appieno la richiesta del mercato che, in ambito di sicurezza, chiede soluzioni che possano prevenire ed evitare l’insorgere di problemi.
Alcune delle piattaforme che si stanno sviluppando attualmente sono totalmente gestibili via web e nascono con l’idea di interconnettersi a tecnologie già ampiamente collaudate, come gli impianti di videosorveglianza. Sarà possibile quindi ad esempio visualizzare le immagini di un’area aziendale o di una stanza di un’abitazione nel caso in cui venga rilevato un soggetto estraneo o si superi il livello massimo di presenze consentite all’interno di uno spazio aziendale specifico.

(Fonti: Kronotech e Carabinieri.it)