Storia dell‘antifurto.
L’esigenza di trovare un riparo per se e per la propria famiglia nasce con l’uomo.
Nel Paleolitico, i gruppi umani erano sostanzialmente nomadi, cercano ripari provvisori nelle caverne e si spostavano frequentemente per seguire gli  animali.
È la scoperta ed il controllo del fuoco che cambiano radicalmente la vita dell’uomo e avviano la storia dell’umanità verso una nuova fase. Con questo è possibile scaldarsi, cucinare, illuminare le caverne e tenere lontani gli animali feroci. Il fuoco rappresenta senza ombra di dubbio la prima forma rudimentale di antifurto, parliamo di ben 400.000 anni fa.
Con l’uomo del Neolitico nascono i primi villaggi e diventa sempre più forte la necessità di vivere in gruppo e di difendere l’intera comunità. Risale infatti a questo periodo la costruzione delle prime palafitte lacustri e palustri, costruite su piattaforme di legno appoggiate su pali. Le palafitte, circondate da acqua, rendevano più sicure le abitazioni da attacchi indesiderati.
Gli insediamenti dell’età del Ferro diventano nuclei fortificati, situati su alture come colline a testimonianza di una primitiva esigenza di controllo dall’alto, insomma, se mi concedete l’analogia, una primissima forma “videocontrollo”.

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